La pratica ortopedica risale a epoche lontane. Eppure la parola "ortopedia" viene usata solo dal 1741: fu coniata dal medico francese Nicolas Andry, a partire da due parole greche (orthòs: diritto; pàis: bambino), perché aveva come obiettivo quello di correggere le deformità del fisico nei bambini. Il simbolo dell'ortopedia è infatti un albero torto legato ad un tutore tramite una corda. Un'altra possibile etimologia associa le radici greche orthos e paiden (camminare), assegnando al termine il significato di "camminare diritto". Più sensata è l'etimologia che associa le radici greche "orthos" e "paideia" (educazione), nei termini di origine greca il termine al gentivo antecede il nome di cui si fa la specificazione. Ne segue "del diritto educazione".. L'educazione al star diritti.

 

La terapia ortopedica si è sviluppata enormemente negli ultimi vent'anni e si avvale sempre più di una raffinata scelta di materiali e della sempre maggior conoscenza nell'ambito della tecnologia degli stessi. Ciò ha consentito una migliore tenuta delle osteosintesi metalliche e una sempre più perfetta funzionalità delle protesi articolari. Tali protesi si avvalgono di materiali utilizzati dall'industria aerospaziale (come ceramiche, plastiche ecc.) che hanno inedite caratteristiche meccaniche e presentano maggiore tollerabilità locale

 

 

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